Spa,
02
Luglio
2023
|
17:57
Europe/Amsterdam

24 ORE DI SPA, I P ZERO DHF SUPPORTONO AL MEGLIO LA SERRATA COMPETIZIONE DI UNA GARA SEMPRE APERTA

Funestata a poche ore dalla partenza dal tragico incidente nella gara di supporto del Formula regional che ha strappato la giovane vita del pilota Dilano Van’T Hoff, la 24 Ore di Spa si è confermata gara spettacolare e sempre incerta anche nell’edizione 2023. Alla fine, è prevalsa la BMW del team Rowe racing condotta da Philipp Eng, seguita dalla Mercedes del team Akkodis con Jules Gounon al volante e dall’Audi Scherer Sport di Nicki Thiim, in una corsa caratterizzata da alcuni periodi di full corse yellow, che hanno permesso di tenere la gara sempre aperta.

Benché le qualifiche siano state contrassegnate dalla pioggia, che ha determinato un abbastanza inedito schieramento in Super Pole, con vetture di cinque classi diverse, le velocità si sono confermate elevate anche quest’anno sin dai giorni di vigilia. Il miglior tempo nelle fasi precedenti lo start della gara è stato segnato, con asfalto asciutto, dalla Porsche Hubert Motorsport guidata da Matteo Cairoli, che con 2.16.880 ha conquistato la superpole per la prima volta dal 2013 per un'auto non appartenente alla classe Pro. Elevati i ritmi anche durante la gara, con numerose vetture che hanno girato intorno a 2.17 in molti stint, in diverse fasi della 24 Ore. 

Le sfide per gli pneumatici, così come per le vetture, sono arrivate come lo scorso anno dal rinnovato layout del tracciato di Spa – benché parzialmente rivisto -, con asfalto rifatto e configurazione modificata dei cordoli e delle vie di fuga. I numerosi tagli, che sono costati ai piloti molte penalità, hanno sporcato notevolmente la pista, che si è poi ripulita nei periodi di safety car per poi riempirsi di nuovo di pietre e detriti. La pioggia, minacciata dalle previsioni del tempo più volte nel corso delle 24 ore di gara, non si è palesata, benché la pista sia stata alquanto umida nel corso della notte. Le condizioni e le caratteristiche generali della corsa hanno richiesto ai piloti la massima attenzione nella gestione delle vetture e del P Zero DHF, la gomma sviluppata per l’ultima generazione di vetture GT, che eccetto poche macchine alla partenza è stata praticamente l’unica usata in gara, dato il tempo costantemente asciutto.  

Matteo Braga, responsabile Circuit Activity Pirelli:
“Le P Zero DHF hanno assicurato prestazione e affidabilità dando supporto alla competizione in una gara molto combattuta dall’inizio alla fine, della quale sono stati protagonisti tantissimi piloti di grande valore e vetture davvero performanti. Per noi, l’elemento di maggior soddisfazione è proprio questo: trovare confermata ai massimi livelli la principale caratteristica del nostro DHF, ovvero la sua versatilità, che la rende adatta a tipologie e condizione di gara diverse e a vetture di tanti differenti car manufacturer. Siamo inoltre molto soddisfatti della collaborazione con tutti i team, insieme con i quali gara per gara ricerchiamo i parametri di utilizzo ottimali. Alla fine ha vinto, come sempre a Spa, chi ha saputo gestire al meglio tutto il potenziale a disposizione, gomme comprese, in una gara che per ritmi e battaglie assomiglia sempre più ad un lunghissimo sprint “.

Oltre ai 70 equipaggi iscritti alla 24 Ore, valida per il GT World Challenge Europe Endurance e per l’Intercontinental GT Challenge, Pirelli ha gommato e assistito anche le 61 vetture che hanno corso per il GT4 European series,  le 34 dell  Formula Regional European Championship e le 15 del McLaren Trophy.