Sakhir,
29
Novembre
2020
|
20:26
Europe/Amsterdam

Gran Premio Del Bahrain 2020 - Gara

PUNTI CHIAVE

  • La gara è ripartita dopo più di un'ora di stop per permettere di riparare le barriere a seguito del grave incidente occorso a Romain Grosjean (Haas), che ne è fortunatamente uscito solo con ferite lievi.
  • Le regole per la ripartenza hanno consentito ai Team di effettuare riparazioni e cambiare i pneumatici. Solo quattro piloti hanno scelto di non sostituirli: Lewis Hamilton e Valtteri Bottas (Mercedes), Daniel Ricciardo (Renault) e Lando Norris (McLaren).
  • Alla ripartenza (dal giro 3) i primi nove son partiti tutti con pneumatici medium, con Pierre Gasly (AlphaTauri) al 10 ° posto e primo tra i piloti su hard.
  • C'è stata una safety car dopo la ripartenza che ha allungato gli stint - considerando anche le temperature relativamente fresche di 25° ambiente e 26° asfalto - riducendo il degrado termico e l'usura.
  • Hamilton ha vinto la gara dopo essere partito dalla pole con una strategia a due soste, mantenendo alla ripartenza gli stessi pneumatici P Zero Yellow medium che aveva al via, per poi passare nuovamente su medium usate dopo 19 giri e terminando con uno stint di 22 giri su P Zero White hard. La gara si è conclusa in regime di safety car.
  • Max Verstappen (Red Bull), 2° al traguardo, ha adottato una strategia diversa, utilizzando pneumatici nuovi White hard per due stint centrali prima di finire la gara con medium usate. È stato l'unico pilota - a parte Kevin Magnussen su Haas - che ha effettuato quattro pit stop.
  • Le tre mescole nominate per quest'anno erano uno step più morbide rispetto a quelle viste in Bahrain lo scorso anno, cosa che ha generato un numero di pit stop maggiore del solito.

COME SI SONO COMPORTATI I PNEUMATICI

  • HARD C2: Utilizzati da tutti – tranne sei – nello stint finale, mostrando sia un ottimo passo che costanza sull'asfalto abrasivo del Bahrain. Gasly ha usato due set di hard per tutta la gara dopo il primo pit al giro 1, per poi terminare al sesto posto.
  • MEDIUM C3: È stata la mescola protagonista della giornata. Scelti dalla maggior parte dei piloti (i primi 10 in griglia hanno superato il Q2 con questa mescola) per lo stint iniziale, con un buon equilibrio tra prestazioni e durata. Sono stati usati da Hamilton per più di metà della gara, con Verstappen che ha montato un set di medium a 11 giri dalla fine, ottenendo il punto extra grazie al giro veloce di gara.
  • SOFT C4: Carlos Sainz (McLaren) è stato l'unico pilota a scegliere la Red soft al via, poi seguito anche da Daniil Kvyat su AlphaTauri per la seconda partenza. Questa mescola si è comportata bene in condizioni fresche, portando Sainz al terzo posto prima della sua prima sosta e alla quinta posizione sul traguardo dopo essere partito dal quindicesimo posto in griglia.

F2: SPRINT RACE

Il campione in carica della Formula 3 Robert Shwartzman (Prema) ha vinto la Sprint Race dopo essere partito dalla pole position su hard. Anche se i pit stop non erano obbligatori, molti piloti hanno scelto di fermarsi durante il regime di safety car al giro 6, prima di una virtual safety car al giro 9. Tra loro anche Louis Deletraz (Charouz), che ha scelto le hard per il secondo stint dopo essere partito dalla 16esima posizione su medium. Questa strategia gli ha consentito di sfruttare al massimo le ultime fasi di gara e di compiere diversi sorpassi fino al 3° posto finale. Mick Schumacher (Prema) è arrivato 7° e mantiene così un vantaggio di 14 punti nella classifica piloti in vista dell’ultimo weekend di gara sull’outer track in Bahrain.

MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 AND CAR RACING

“Innanzitutto siamo sollevati che Romain Grosjean non abbia riportato ferite gravi dopo lo spaventoso incidente al giro 1. Ciò sottolinea il ruolo fondamentale degli standard attuali di sicurezza e di fronte a questo, tutto il resto ha sicuramente minor importanza. Tornando alla gara, le strategie sono state ovviamente influenzate dalle lunghe interruzioni e dal ritardo. Abbiamo visto una prestazione molto valida della soft, più di quanto ci aspettavamo, come mostrato da Carlos Sainz subito dopo la ripartenza, mentre si sarebbero potuti estendere gli stint su medium. Ciò è stato dimostrato da Lewis Hamilton, autore di due stint lunghi su medium prima di finire la gara su hard. Durante tutto il gran premio si è vista un’ampia varietà di strategie: ad esempio Gasly si è fermato due volte per montare pneumatici hard, chiudendo 6°. In Formula 2, la gestione dei pneumatici è stata cruciale, con la medium che ha giocato un ruolo chiave per alcuni piloti. Deletraz è stato l’unico a partire su questa mescola, scegliendo la hard per il finale di gara: una tattica che ha lavorato alla perfezione, dando vita a una splendida rimonta tipica delle gare di Formula 2”.

I TEMPI MIGLIORI DELLA GIORNATA PER MESCOLA
HARD MEDIUM SOFT
Verstappen
1m32.663s
Verstappen
1m32.014s
Sainz
1m36.418s
Ricciardo
1m32.827s
Hamilton
1m33.337s
Kvyat
1m36.976s
Hamilton
1m32.864s
Bottas
1m33.352s
Giovinazzi
1m45.931s
STINT PIÙ LUNGHI DELLA GARA
MESCOLA PILOTA GIRI
HARD C2 Giovinazzi 33
MEDIUM C3 Leclerc 22
SOFT C4 Sainz 20
RIEPILOGO PIT STOP
VETTURA PILOTA AL VIA PIT 1 PIT 2 PIT 4 PIT 5
44 HAM C3u C3u (19) C2n (35)    
33 VER C3u C3u (1) C2n (20) C2n (34)  C3u (46) 
23 ALB C3u C3u (1) C3u (19) C2n (34)   
4 NOR C3u C3u (18) C2n (38)    
55 SAI C4n C4n (1) C3n (21)  C2n (39)  
10 GAS C3u C2n (1) C2n (25)    
3 RIC C3u C2n (16) C2n (36)    
77 BOT C3u C2n (4) C3u (25)  C3u (38)  
31 OCO C3u C3u (1) C3u (17)  C2n (34)  
16 LEC C2n C3u (1) C2n (23) C2u (40)   
26 KVY C3u C4u (1) C2n (17) C2n (33)   
63 RUS C3n C3n (1) C2n (20) C3u (39)   
5 VET C3u C2n (1) C3u (20) C2n (39)   
6 LAT C2n C3n (1) C3n (21)  C2u (37)  
7 RAI C3n C3n (1) C2n (17) C3u (40)   
99 GIO C3n C3n (1) C2n (20) C4n (53)   
20 MAG C3n C2n (1) C2n (3)  C2u (27) C4n (53) 
11 PER C3u C3u (1) C2n (20)  C2n (36)  
18 STR C3u C3u (1)      
8 GRO C2n        

C2 = Hard C2 | C3 = Medium C3 | C4 = Soft C4
n = new | u = used