Melbourne,
24
Marzo
2024
|
08:22
Europe/Amsterdam

L’Australia si tinge di rosso

Doppietta Ferrari nella terza prova della stagione, con Carlos Sainz che torna al successo dopo la vittoria di Singapore del settembre scorso e Charles Leclerc che, grazie al punto addizionale del giro più veloce, si assicura anche la seconda posizione nella classifica Piloti. Nonostante il primo ritiro dopo 44 gare consecutive a punti – l’ultimo si era verificato proprio a Melbourne, nel 2022 – Max Verstappen (Red Bull) rimane in testa al campionato con 51 punti, davanti al già citato Leclerc (47), al compagno di squadra Sergio Perez, oggi quinto, con 46 e Sainz (40).

Terza vittoria e ventesimo piazzamento sul podio per lo spagnolo della Ferrari, con la Scuderia che raggiunge quota 244 nella classifica delle vittorie. Questa è la doppietta numero 86 nella storia della squadra italiana, la seconda ottenuta dalla coppia Sainz-Leclerc: la prima risaliva al Gran Premio del Bahrain 2022, quando i due piloti passarono sotto la bandiera a scacchi a posizioni invertite.

LA GIORNATA IN PISTA   

Alla partenza della gara si sono viste sull’asfalto tutte e tre le mescole selezionate dalla Pirelli per questo Gran Premio: 14 piloti hanno scelto la Medium, tre (Hamilton, Ricciardo e Zhou) la Soft e due (Alonso e Hulkenberg) la Hard. Secondo le previsioni della vigilia, la doppia sosta con la combinazione Medium-Hard-Hard è stata la strategia più utilizzata. Soltanto Ocon ha fatto tre soste ma è stata una scelta forzata dalla necessità di effettuare un primo pit-stop molto anticipato per pulire una presa d’aria dei freni.

Dopo aver fatto una fugace comparsa in FP3 solamente per pochi giri di rodaggio, la C3 è stata la grande protagonista della giornata, con quasi l’80% dei giri percorsi dai 19 piloti in pista su questa mescola. Il graining ha continuato ad essere un fattore determinante e, come previsto, la sua incidenza non è diminuita pur in presenza di temperature più elevate rispetto ai giorni scorsi e con un asfalto sempre più gommato. Anche sulla Hard, mai utilizzata nelle due giornate precedenti, il graining è stato presente in maniera significativa ma comunque gestibile.

In termini di lunghezza degli stint, da segnalare il secondo di George Russell sulla C3 (37 giri) e di Fernando Alonso sulla C4 (24).

MARIO ISOLA - DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI    

“Innanzitutto, complimenti a Carlos Sainz e a tutta la Ferrari per questa doppietta, che dimostra una volta di più che in uno sport così competitivo e tecnologicamente al limite non si può mai dare nulla per scontato. Non me ne vogliano Max e la Red Bull ma è chiaro che una novità nella lista dei vincitori dopo oltre due anni di dominio quasi assoluto è positivo per la Formula 1 nel suo complesso, così com’è importante vedere che ci sono ben quattro piloti in soli undici punti nelle prime posizioni della classifica.

Per quanto riguarda la gara, abbiamo avuto conferma che la scelta di portare qui un tris di mescole più morbido rispetto allo scorso anno è stata corretta. Oggi abbiamo avuto uno svolgimento della gara più movimentato rispetto al recente passato, con la gestione delle gomme che ha fatto la differenza. Ad esempio, una delle chiavi del successo di Sainz è stata la possibilità di allungare il primo stint sulle Medie, il che gli ha poi permesso di avere un vantaggio rispetto agli avversari diretti in termini di maggior freschezza dei due set di Hard usati nel secondo e nel terzo stint. Certo, Carlos ha avuto la possibilità di guidare per buona parte di quel primo stint con la pista libera davanti a sé mentre ad esempio il suo compagno di squadra era nel traffico, in sandwich fra le due McLaren; al tempo stesso, Charles è riuscito a superare Norris proprio grazie al fatto che si era fermato prima e ha potuto sfruttare meglio la prestazione della Hard nuova nei primissimi giri del suo secondo stint.

In generale, il graining è stato il leitmotiv del weekend ma non è stato un fattore che ha messo in crisi la prestazione dei pneumatici: alla fine, chi è stato più bravo nella sua gestione ha avuto la meglio”.

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FORMULA 2

Rivincita per il francese Isack Hadjar nella Feature Race di Melbourne. Privato ieri del successo nella Sprint per una penalità ricevuta dopo la bandiera a scacchi, Il pilota della Campos Racing si è rifatto nella gara più lunga, sfruttando al meglio la possibilità di effettuare il pit-stop obbligatorio nel periodo di VSC causato dall’uscita di pista di Hauger, poi trasformatosi in neutralizzazione vera e propria. Hadjar è diventato così il primo pilota in pista fra quelli che avevano scelto di partire con le Supersoft e così ha potuto prendere la testa della corsa quando i piloti che avevano preso il via con le Medium si sono a loro volta dovuti fermare ai box per il cambio gomme. Insieme a lui sul podio sono saliti anche l’estone Paul Aron (Hitech), secondo, e Zane Maloney (Rodin). Il pilota delle Barbados è ancora leader del campionato con 62 punti, con un vantaggio di 14 lunghezze su Aron e di 21 sul norvegese Dennis Hauger (Prema).

Come nelle previsioni, la maggior parte dei piloti ha scelto di partire con le Supersoft per poi passare dopo una manciata di giri alla Medium, visto l’elevato degrado della prima. Se la VSC nella prima parte ha aiutato chi aveva scelto la Medium, la neutralizzazione a metà corsa ha sostanzialmente rovinato la loro strategia perché a quel punto era ancora troppo presto fare il pit-stop e, allo stesso tempo, il vantaggio che era stato accumulato si è azzerato.

 

FORMULA 3

Prima vittoria in Formula 3 per lo svedese Dino Beganovic (Prema), impostosi nella seconda gara del round di Melbourne. Partito dalla terza posizione in griglia, il pilota della Scuderia Ferrari Driver Academy ha avuto la meglio dopo una corsa incerta e sul duo italiano composto da Leonardo Fornaroli (Trident) e Gabriele Minì (Prema), che al via occupavano la prima fila. L’altro protagonista della lotta al vertice è stato l’inglese Luke Browning (Hitech) che grazie al quarto posto finale mantiene il comando della classifica Piloti, sia pur con gli stessi punti (37) di Fornaroli.

Dal punto di vista dei pneumatici, le temperature fresche della mattina di Melbourne non hanno certamente favorito il warm-up. La gestione del degrado è stata leggermente più facile rispetto alla gara di sabato, visto che il graining si è presentato due/tre giri più tardi e non è aumentato man mano che le vetture giravano. Sempre rispetto alla prima gara, anche il livello di aderenza è stato leggermente maggiore.

PROSSIMAMENTE CON LE NOSTRE GOMME  

La Formula 1 tornerà in pista fra due settimane a Suzuka dove, dal 5 al 7 aprile, è in programma il Gran Premio del Giappone. Sul classico tracciato di proprietà della Honda sarà di scena, come già accaduto in Bahrain, il tris di mescole più duro della gamma: C1 come Hard, C2 come Medium e C3 come Soft. Per vedere di nuovo in pista monoposto e piloti di Formula 2 e Formula 3 bisognerà invece attendere il fine settimana del 17-19 maggio a Imola, dove si svolgerà il Gran Premio dell’Emilia-Romagna.

PIRELLI NEL MOTORSPORT

Fondata nel 1872, Pirelli è un’azienda con profonde radici italiane ma riconosciuta in tutto il mondo per le sue tecnologie all’avanguardia, la capacità di innovazione e la qualità dei prodotti. Il motorsport ha sempre avuto un ruolo di prim’ordine nella sua strategia, con la filosofia “From race to road”. Pirelli è impegnata nelle competizioni da 117 anni e oggi fornisce pneumatici in oltre 350 campionati automobilistici e motociclistici. L’azienda ha una costante attenzione all’efficienza nell’uso delle risorse ambientali e energetiche e raggiungerà la Carbon Neutrality entro il 2030.
Dal 2011, Pirelli è Global Tyre Partner del FIA Formula 1 World Championship™. Pirelli Motorsport è inoltre fornitore dei campionati FIA Formula 2, FIA Formula 3, Formula Regional European Championship by Alpine, FIA World Rally Championship, GT World Challenge e di numerose altre serie nazionali.