10
Luglio
2008
|
14:30
Europe/Amsterdam

Ministero dell'Ambiente e Pirelli: il "made in Italy" sui bus di Pechino

Un accordo per testare su mezzi pubblici di Pechino una tecnologia italiana in grado di ridurre di oltre il 95% le emissioni di particolato dei motori diesel

Al via la sperimentazione prima delle Olimpiadi


Pechino, 10 luglio 2008 - Il Ministero dell'Ambiente italiano ha firmato un accordo con la Municipalità di Pechino per avviare nella capitale cinese una sperimentazione della tecnologia dei filtri antiparticolato sviluppata da Pirelli Eco Technology, in grado di abbattere di oltre il 95% le emissioni di polveri dei motori diesel.

L'intesa, siglata oggi a Pechino da Shi Hanmin, Direttore dell'Environmental Protection Bureau di Pechino e Corrado Clini, Direttore Generale del Ministero dell'Ambiente italiano, alla presenza di Marco Tronchetti Provera, Presidente del Gruppo Pirelli, prevede l'installazione di sistemi filtranti Pirelli su mezzi pesanti (prevalentemente autobus, ma anche camion e successivamente spazzaneve e trattori) in dotazione all'azienda di trasporto pubblico locale. I primi sistemi filtranti saranno installati prima dell'inizio delle Olimpiadi, i restanti dopo l'estate.

Il Progetto si inserisce nel contesto del vasto Programma di Cooperazione Ambientale tra Italia e Cina per la Protezione dell'Ambiente - avviato nel 2000 - e che ha realizzato oltre 80 progetti finalizzati all'elaborazione e sperimentazione di soluzioni tecnologiche avanzate per lo sviluppo sostenibile della Cina.

In vista delle Olimpiadi di Pechino 2008, il Ministero dell'Ambiente italiano ha rafforzato la cooperazione con la Municipalità di Pechino e ha sostenuto la Città nel suo Programma "Olimpiadi Verdi" attraverso numerosi progetti nel campo della mobilità e della pianificazione urbana sostenibile, del monitoraggio e controllo dell'inquinamento dell'aria e dell'acqua, della prevenzione delle tempeste di sabbia e dell'educazione ambientale.

Questo nuovo progetto dà il via alla sperimentazione in Cina della tecnologia antiparticolato Pirelli. I sistemi filtranti di concezione italiana possono essere installati sui mezzi già in circolazione (retrofit) e rappresentano così una soluzione di immediata ed economica applicazione, che garantisce in tempi rapidi considerevoli vantaggi ambientali. I filtri antiparticolato Pirelli sono attualmente montati su mezzi pubblici, flotte aziendali e veicoli privati in varie città italiane. Dal 2008 la società ha iniziato la commercializzazione della soluzione anche in Germania, Olanda e Regno Unito. Nella seconda parte dell'anno, inoltre, inizierà l'attività dell'impianto di Gorj (Romania), prevalentemente dedicato ai filtri in primo equipaggiamento per automobili. Inoltre, l'accordo di joint-venture che il Gruppo Pirelli sta negoziando con Russian Technologies prevede anche il possibile avvio della produzione di filtri antiparticolato in Russia.

Il Ministro dell'Ambiente italiano, On. Stefania Prestigiacomo, ha sottolineato che "L'accordo rappresenta non solo un modo per ridurre le emissioni di particolato e proteggere l'ambiente, ma anche una testimonianza dell'innovazione tecnologica in campo ambientale realizzata dall'Italia ed esportata in Cina e nel mondo. La cooperazione ambientale con la Cina, uno dei programmi più impegnativi del Ministero, è infatti finalizzata a sostenere una strategia efficace per la protezione globale dell'ambiente, inserendosi positivamente nella rapida evoluzione delle politiche ambientali della Cina e ponendosi come esempio di eccellenza italiana nella collaborazione tra pubblico e privato."

"Il tema della qualità dell'aria - commenta Marco Tronchetti Provera, presidente del Gruppo Pirelli - riguarda ormai tutte le principali città del mondo, caratterizzate da un notevole traffico veicolare. Stiamo riscontrando, in Italia così come in Europa e in altri paesi del mondo, una crescente attenzione da parte delle amministrazioni pubbliche verso provvedimenti e tecnologie in grado di ridurre le emissioni nocive. Siamo contenti che la città di Pechino abbia deciso di sperimentare la nostra soluzione e ci auguriamo che questa prova sia il primo passo di un lungo cammino comune. Siamo, inoltre, molto soddisfatti della proficua collaborazione con il ministero dell'Ambiente, una dimostrazione di quanto sia importante, per il nostro paese, l'unione tra la capacità di fare sistema del pubblico e le tecnologie e il know-how del privato ".