Concepcion,
01
Ottobre
2023
|
20:24
Europe/Amsterdam

RALLY DEL CILE, TANAK SI IMPONE CON LA GIUSTA STRATEGIA GOMME A TOYOTA IL TITOLO COSTRUTTORI

L’estone domina una gara nella quale la scelta e la gestione delle coperture si è rivelata fondamentale

La svolta definitiva nella seconda giornata, quando le Scorpion hard hanno fatto la differenza

Testoni: “Le prove del sabato, particolarmente usuranti per gli pneumatici, hanno confermato le nostre previsioni” 

Un rally tutto o quasi all’insegna della strategia gomma e del miglior uso delle coperture su terreni più aggressivi di quanto molti potevano aspettarsi e con non poche sorprese nella classifica finale. Il Rally del Cile Bio Bio 2023 potrebbe essere ricordato così, oltre che per il titolo mondiale costruttori conquistato da Toyota con tre gare di anticipo, e per essere una gara che ha mostrato di essere ancora un’incognita per la maggior parte dei piloti del Mondiale, con sfide differenti di giorno in giorno. 

Ed è stata una più indovinata scelta delle gomme al sabato mattino, quando i fondi sono diventati come previsto più abrasivi e usuranti per le gomme rispetto al giorno precedente, che ha messo in fuga Ott Tanak conducendolo alla vittoria finale. L’estone, che ha mostrato subito di voler doppiare il suo successo cileno del 2019, già il giorno precedente aveva chiuso al comando ma la svolta è arrivata all’alba del secondo giorno quando il pilota della Ford ha puntato tutto sulle hard, scegliendone 4 su 6, mentre i suoi inseguitori hanno fatto scelte diverse e spesso opposte. In particolare Toyota, che ha scommesso sulle soft per conservare le gomme a mescola più dura per il pomeriggio, una scelta che è costata molti secondi a Elfyn Evans e Kalle Rovanpera. È andata meglio per i piloti Hyundai Teemu Suninen e Thierry Neuville, secondo e terzo a fine giornata, che al sabato mattina hanno optato per una strategia mista, 3 hard su 5 gomme per il finlandese, 3 su 6 per il belga. 

Al pomeriggio del sabato non c’è stata storia, almeno sotto il profilo della strategia gomme: tutti sono usciti con il pieno di hard, 6 su 6, per affrontare i fondi resi ancora più sfidanti dopo primi passaggi. La domenica sono tornate di scena le soft sia nella prima che nella seconda tappa.  

PIRELLI QUOTE
Terenzio Testoni, Pirelli Rally activity manager: “Che il sabato sarebbe stata la giornata chiave del rally era abbastanza chiaro fin dall’inizio, come evidenziato anche dall’analisi dei nostri ingegneri dopo le ricognizioni di inizio settimana che sottolineavano l’abrasività e la conseguente alta usura delle gomme nelle prove della seconda giornata. Del resto ai team non mancavano le gomme a mescola dura: tutti, eccetto uno, ne avevano fatto il pieno scegliendole per lo shakedown e portando al massimo la loro dotazione. E infatti le Scorpion Hard hanno assicurato come sempre il massimo dell’affidabilità anche su quei fondi particolarmente aggressivi e impegnativi, mentre le soft, con il loro ampio working range, hanno fatto benissimo la loro parte nelle prove, dove il fondo era scivoloso e meno abrasivo come il venerdi e domenica, per le quali erano maggiormente indicate. Ne è comunque scaturita una gara avvincente che ha lasciato le sorti del campionato piloti ancora aperte. Ci aspettano due appuntamenti su asfalto, di cui il prossimo nell’Europa Centrale totalmente sconosciuto a tutti”.

Nel Rally2 l’ha spuntata Oliver Solberg grazie anche ad una centrata strategia degli pneumatici. Secondo Gus Greensmith che con i punti conquistati in Cile tiene viva la corsa per il successo stagionale.

 Sotto una sintesi grafica del Rally del Cile