Spa,
31
Luglio
2022
|
20:35
Europe/Amsterdam

24 ORE DI SPA, GARA A OSTACOLI PER VETTURE E PNEUMATICI

Partite in 66 arrivate al traguardo in 40, con la AMG-Mercedes del Team Akkodis guidata da Raffaele Marciello, Jules Gounon e Dani Juncarella a vincere con un vantaggio di 31.040 secondi sulla AMG-Mercedes del Team GetSpeed e di 46.926 secondi su Ferrari Iron Lynx, che ha completato il podio. Questa la sintesi della 75° edizione della 24 Ore di Spa, combattuta fino alla fine e contrassegnata da guasti meccanici, incidenti e dalle full course yellow, che hanno continuamente rimescolato classifica e strategie.

 LE SFIDE
Le maggiori insidie per vetture e pneumatici sono arrivate dal rinnovato layout del circuito, con asfalto rifatto e configurazione modificata dei cordoli e delle vie di fuga. Queste novità, unite a temperature inusualmente alte per le Ardenne e una totale assenza di pioggia hanno reso il tracciato più sfidante e richiesto la massima attenzione nella gestione del potenziale a disposizione e in particolare del P Zero DHF, il pneumatico slick sviluppato per le vetture GT, che è stata l’unica gomma usata in gara. Dato il meteo sorprendentemente sempre asciutto, non c’è stato spazio, infatti, per gli pneumatici wet, spesso protagonisti a Spa.

 MATTEO BRAGA, CIRCUIT ACTIVITY MANAGER:
“Gare come la 24 Ore di Spa richiedono notoriamente più che la “prestazione secca” un approccio e una strategia accurata e una gestione delle gomme molto oculata per ottenere performance e la necessaria affidabilità. Non ha fatto eccezione l’edizione di quest’anno che, come era prevedibile, è stata resa più sfidante del solito dalla presenza in pista di ghiaia con pietre molto aguzze e dai gravel beds molto vicini ai limiti della pista. In queste condizioni tanto le vetture quanto le gomme sono state messe a dura prova in tutte le fasi di gara. Alla fine, ha prevalso chi ha saputo attendere, non prendendo rischi nelle prime fasi e durante le ore fredde della notte, per arrivare pronto al rush finale del pomeriggio”.

 GLI PNEUMATICI
Tra le caratteristiche del P Zero DHF utilizzato in gara ci sono il working range più ampio, ottimizzato anche per temperature più calde, e una nuova costruzione, che migliora il bilanciamento della vettura tra anteriore e posteriore. Il DHF, che ha sostituito il DHE utilizzato fino allo scorso anno, è stato montato anche dalle vetture di supporto del GT4 European Series.