Milano,
01
Novembre
2021
|
09:56
Europe/Amsterdam

Gran Premio del Messico 2021 – Anteprima

PERCHÉ ABBIAMO NOMINATO QUESTE MESCOLE

  • Come il Gran Premio degli Stati Uniti, anche il Gran Premio del Messico è tornato in calendario a distanza di due anni. Per questa gara sono state selezionate le mescole centrali della gamma: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft. La nomination è la stessa del 2019, anno in cui la gara si era svolta qualche giorno prima, mentre è di uno step più dura rispetto al 2018 (quando si capì che la C5 era una scelta troppo aggressiva per il Messico).
  • Anche se la scelta mescole è la stessa fatta per il COTA due settimane fa, l'Autodromo Hermanos Rodríguez ha caratteristiche molto diverse: è molto più liscio, con due settori finali stretti e tortuosi, e un lungo rettilineo di partenza, parte di un primo settore molto veloce. Questo pone particolare enfasi sulla frenata, ma anche la trazione è un elemento chiave. La versatilità delle mescole P Zero centrali di gamma le rende adatte alle specificità della pista di Città del Messico.

CARATTERISTICHE DEL TRACCIATO

  • Questo è uno dei circuiti storici per la Formula 1, nato a fine anni ’50. Da allora, però, è stato ampiamente rinnovato – l’intervento più recente ad opera del famoso architetto di circuiti Herman Tilke – prima del ritorno in calendario nel 2015.
  • Con un’altitudine di 2285 metri sul livello del mare, l'Autodromo Hermanos Rodríguez si trova più in alto (di oltre 1000 metri) rispetto a qualsiasi altra pista in calendario. Ciò significa che l'aria è più rarefatta, quindi anche se le monoposto hanno un assetto carico per cercare di generare grip aerodinamico in curva, in realtà l'effetto della deportanza è ridotto al minimo e questo, come conseguenza, può generare scivolamento.
  • I primi tre classificati nel 2019 hanno utilizzato tutti una strategia a una sosta medium-hard (con alcuni lunghi stint su hard), mentre Charles Leclerc (Ferrari) è arrivato quarto effettuando due soste e realizzando due stint su medium. La soft invece non è stata molto utilizzata a causa del graining, sebbene questo aspetto si sia ridotto tra le prove libere e la gara, e nel complesso i piloti partiti con la soft sono stati in grado di terminare il gran premio con due soste.
  • La pista non ha ospitato molte gare negli ultimi due anni. Di conseguenza, i piloti dovranno affrontare una superficie particolarmente “verde” e scivolosa all'inizio, che dovrebbe evolvere rapidamente durante il fine settimana. Ma, dato che il meteo è imprevedibile in questo periodo dell'anno a Città del Messico, c’è sempre la possibilità che arrivino acquazzoni a “resettare” l'asfalto.

MARIO ISOLA – RESPONSABILE F1 E CAR RACING

"L'altitudine elevata in modo particolare, ma anche la conformazione stessa del circuito, generano sempre una serie di sorprese e di sfide interessanti in Messico, quindi spesso la gara è imprevedibile e ci sono diverse opzioni a livello di strategia. L'ultima volta che abbiamo corso qui, medium e hard sono stati i pneumatici su cui i team hanno puntato di più durante la gara e, in base al livello di graining e di scivolamento che potrebbero verificarsi con la soft, quest'anno potrebbe succedere la stessa cosa. Perciò, comprendere il gap prestazionale tra soft e medium sarà fondamentale per le qualifiche. L’Hermanos Rodríguez è un circuito storico ed emozionante, quindi siamo felici di tornare dopo due anni. La gara si svolgerà all'incirca nello stesso periodo dell'anno di due stagioni fa e, da allora, non è stata effettuata nessuna modifica significativa della pista, eccetto una parziale riasfaltatura prima della curva 1 per livellare una disconnessione. Tuttavia, le monoposto sono cambiate molto nel frattempo, quindi è difficile dire se i dati ricavati nel 2019 siano ancora attuali”.

PRESSIONI MINIME AL VIA (slick) EOS CAMBER LIMIT
PRESSURE 19.5 psi (anteriore) |
19.5 psi (posteriore)
-3.50 (anteriore) | -2.00° (posteriore) CAMBER

ALTRE NOTIZIE DA PIRELLI

  • Oliver Solberg, figlio del Campione del Mondo Rally 2003 Petter, guiderà una Hyundai i20 WRC al Rally di Monza (19-21 novembre) dopo aver conquistato un sedile nel team per il prossimo anno. Il pilota ventenne ha collaborato con Pirelli fin dall'inizio della sua carriera, debuttando in una vettura da rally mondiale al Bettega Memorial Rallysprint di Bologna nel 2017 a soli 16 anni.
  • La 8 Ore di Indianapolis, penultima prova dell'Intercontinental GT Challenge di cui Pirelli è fornitore, è stata recentemente vinta dal team Audi composto da Christopher Haase, Patric Niederhauser e dall'ex pilota di F1 Markus Winkelhock. La Ferrari può ancora battere Audi nella corsa al titolo, ma deve vincere il round finale a Kyalami, in Sudafrica.
  • Una delle gare di supporto in Messico è il campionato NACAM Formula 4, che è stato supportato da Pirelli fin dalla sua nascita nel 2015. Uno dei piloti più noti del campionato è il messicano Patricio O'Ward, star dell’Indycar e pupillo della Red Bull.