Città del Messico,
30
Ottobre
2022
|
02:20
Europe/Amsterdam

Gran Premio del Messico 2022 – Sabato

LA LOTTA PER LA POLE

  • Max Verstappen ha conquistato la sua sesta pole position stagionale su P Zero Red soft.
  • Nonostante la prevista minaccia di pioggia nel corso della giornata, le qualifiche (iniziate alle 15:00 ora locale) sono rimaste asciutte con temperatura ambiente di 28 gradi e 48 sull’ asfalto. Domani le probabilità di pioggia sono più basse ma non trascurabili: Meteo France le stima in ragione di circa un 40%.
  • Il pilota Mercedes George Russell è stato il più veloce nelle FP3, sempre utilizzando le gomme morbide. La sessione FP3 è stata più importante del solito, in quanto i team avevano raccolto poche informazioni sui pneumatici slick (in particolare attenzione sulla mescola P Zero Yellow medium) dopo aver dedicato le FP2 di ieri ai test sulle coperture 2023. Poiché le FP3 si sono svolte in un momento della giornata abbastanza simile a quello della gara di domani, le informazioni ottenute sono state utili per la formulazione delle strategie.
  • Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato da Carlos Slim Domit, imprenditore, presidente di America Movil e della squadra corse Escuderia Telmex, fondata nel 2002 per sostenere i piloti latinoamericani in ogni fase della loro carriera. Tra i più famosi figurano Pietro Fittipaldi, Tatiana Calderon e, naturalmente, Sergio Perez.

APPUNTI DI STRATEGIA  

I 71 giri del Gran Premio del Messico ( terzo circuito più corto del mondiale) potrebbero essere a due o a una sosta, a seconda dei livelli di grip e degrado che squadre e piloti differenti hanno valutato in maniera diversa.
Sulla carta, la soluzione più veloce è quella a due soste: si parte su soft per poi passare a due stint su medium, strategia realizzabile solo per le 10 vetture che hanno ancora a disposizione 2 set di medie.
La strategia a una sosta medium-hard è vicina in termini di tempo complessivo.
Soft-medium-soft è un'alternativa a due soste cosi come una possibile variante a una sosta è medium-soft, che risulta però essere decisamente più lenta. 

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L’indissolubile legame che unisce lo sviluppo dei prodotti stradali a quello delle competizioni più importanti di sempre è presente nel DNA di Pirelli fin dalle proprie origini. Il concetto si estrinseca perfettamente nella Carrera Panamericana, la più famosa corsa del Messico. Gara unica per fascino e tradizione, disputata fra il 1950 ed il 1954 fra gli assi del volante sulle migliori macchine del mondo attraverso la rete stradale del Messico, la Carrera Panamericana assurge di diritto a un posto d’onore nella storia delle competizioni automobilistiche di tutti i tempi alla stregua della Mille Miglia e della Targa Florio. Ripristinata nel 1988 come evento rievocazione a strade chiuse per macchine storiche è stata interamente patrocinata da Pirelli nell’edizione 2021.