Milano,
17
Gennaio
2023
|
11:10
Europe/Amsterdam

RALLYE DI MONTECARLO, AL DEBUTTO L’EVOLUZIONE 2023 DELLE GOMME RALLY1

Le gamma asfalto e terra allineate alle crescenti performance delle vetture

Maggiore durata e affidabilità i principali obiettivi degli interventi

Testoni: “Siamo soddisfatti del lavoro svolto fianco a fianco con i team. Da Montecarlo arriveranno indicazioni importanti per l’intera stagione”

Coerentemente alla filosofia di sviluppo continuo che guida di anno in anno l’evoluzione degli pneumatici di tutte le categorie Motorsport di cui Pirelli è fornitrice, anche per il 2023 le gomme destinate alle vetture Rally1 si presentano al via con aggiornamenti tecnologici, che ne massimizzano le caratteristiche di affidabilità già apprezzate dai team nelle due stagioni precedenti.

Alcune delle specifiche ottimizzate per il 2023 faranno il loro debutto già al 91esimo Rally di Montecarlo che, come da tradizione, inaugura la stagione rallistica di vertice con uno dei banchi di prova più impegnativi dell’intero campionato, benché quest’anno si attendano condizioni meno severe, con temperature più alte e superfici meno innevate del solito.  

 

COSA CAMBIA E COSA RESTA UGUALE NEL 2023
L’evoluzione delle gomme Rally1 è stata portata a termine dai tecnici Pirelli in accordo e con la collaborazione dei Team e ha riguardato tanto la gamma asfalto (asciutto e bagnato, supersoft, soft e hard) quanto quella da sterrato (soft e hard). Le nuove soluzioni tecniche introdotte non solo sono allineate al continuo e veloce sviluppo delle vetture e all’incessante incremento delle prestazioni, ma ne anticipano le possibili traiettorie nel breve e medio termine.

 Per sostenere al meglio le maggiori velocità e potenze - che insieme alle condizioni di gara sempre più sfidanti sottopongono le coperture a stress crescenti - le gomme da asfalto e da sterrato della gamma WRC1 2023 presentano accorgimenti costruttivi che ne lasciano inalterate le caratteristiche prestazionali, ma ne massimizzano la robustezza complessiva e la durata. Il risultato è un range di prodotto ancora più affidabile e competitivo.

 In particolare, gli ingegneri Pirelli hanno lavorato per portare a un livello superiore in termini di resistenza il delicato equilibrio tra robustezza e capacità di assorbimento degli urti. Uno pneumatico eccessivamente robusto, infatti, non assorbe la violenza degli impatti che finiscono con il ripercuotersi sulla vettura, mettendone a rischio i componenti. La ricerca del giusto equilibrio tra elasticità e robustezza è resa ancora più complicata dal fatto che sul pneumatico si riflettono inevitabilmente anche gli stress subiti da cerchi, che sono la parte più spesso danneggiata del sistema ruota nel suo complesso.  Mentre nella passata stagione, infatti, le forature sono state soltanto 41 in 13 rally, su un totale di quasi 3.500 pneumatici utilizzati in 148.000 chilometri di gara, i danni ai cerchi che hanno determinato lesioni anche agli pneumatici sono stati diverse centinaia.    

Nessuna novità, invece, per quanto riguarda le mescole che sono state confermate senza nessuna variazione, in pieno accordo con i Team, soddisfatti sia delle prestazioni che dell’ampio working range mostrato.

 

PIRELLI QUOTE
Terenzio testoni, Rally Activity Manager Pirelli: “Arriviamo al Rally di Montecarlo sulle ali di due vittorie in gare open market molto sfidanti come Dévoluy e il Jännerrally, ottenute con due piloti diversi, Nikolay Gryazin e Adrien Fourmeaux, su due vetture diverse.  Soprattutto arriviamo all’apertura della stagione di vertice soddisfatti del lavoro di sviluppo svolto, che ha rafforzato ancora di più la collaborazione con i team e i piloti, con i quali lavoriamo costantemente in sinergia e con totale identità di vedute. Gli aggiornamenti delle caratteristiche delle gomme, per quanto lievi, ci fanno prevedere un andamento della stagione senza soprese. Non mancheranno, ovviamente, le sfide e le incognite legate all’ormai totale sicurezza delle squadre nella gestione delle maggiori potenze e del maggior peso delle vetture ibride, che sottopongono le gomme a stress particolarmente intensi. Il Rally di Montecarlo sarà già un banco di prova importante per tutti, che darà indicazioni significative sul prosieguo del campionato”.   

 

PNEUMATICI PIRELLI A MONTE CARLO
P Zero RA WRC: la versione a mescola morbida delle gomme asfalto ottimizzata per il 2023 fa il suo debutto nella gara del Principato. È la specifica sviluppata per gli asfalti asciutti più scivolosi.

Al debutto anche la nuova supersoft, la specifica pensata esclusivamente per il rally di Montecarlo, che richiede gomme da asfalto adatte a temperature basse.

Sottozero STZ-B: pneumatico invernale ad alta versatilità di impiego, destinato a tutte le categorie di auto e progettato per le superfici bagnate, innevate o miste neve-ghiaccio.  Tale specifica è disponibile in due versioni: con o senza chiodi.

Nel complesso, Pirelli porta a Montecarlo 800 gomme per le vetture Rally1Ciascun pilota della categoria top ha a disposizione 80 pneumatici, di cui può utilizzarne fino a 38 durante la gara, compresi quattro pneumatici per lo shakedown. Per il rally, ogni vettura ha una dotazione totale di:

- 24 P Zero RA Super Soft
- 20 P Zero RA Soft
- 24 Sottozero STZ-B chiodati
- 12 Sottozero STZ-B senza chiodi

Pirelli fornisce, inoltre, 2700 pneumatici anche alle altre vetture a trazione integrale che prendono parte all'evento, comprese quelle iscritte al WRC2, che avranno a disposizione:

- 20 P Zero RA7+B
- 16 P Zero RA9
- 24 Sottozero STZ-B chiodati
- 12 Sottozero STZ-B

 

UNO SGUARDO ALLA PASSATA STAGIONE 
Sotto, nelle tabelle riassuntive, sono raccolti i principali dati riguardanti l’utilizzo e le prestazioni delle diverse tipologie di pneumatico impiegate nel corso del campionato 2022 ovvero:

  • le Scorpion per il gravel, sia morbide sia dure
  • le PZero, morbide e dure, e le Cinturato da bagnato per l’asfalto
  • I prodotti specifici per il rally di Montecarlo e per il rally di Svezia 

 Dai dati emerge che i 14 piloti impegnati nel WRC1: 

  • Hanno utilizzato complessivamente 3534 gomme, con Kalle Rovanpera e Thierry Neuville che ne hanno usate più di tutti (rispettivamente 195 e 194) per una media di 28 a gara
  • Hanno privilegiato le soft per il gravel e le hard per l’asfalto nella scelta gomme, che spesso è stata un monogomma a mescola morbida nelle gare su terra(Kenya, Estonia, Nuova Zelanda e in parte Finlandia)
  • Hanno vinto le Power Stage su sterrato più spesso con la soft (5 volte) che con la hard, mentre nelle Power stage su asfalto, la gomma preferita è stata la hard (4 gare su cinque) 
  • Hanno fatto registrare nel complesso 41 forature (intese come danni al battistrada o al fianco che comportano fuoriuscita d’aria e al netto degli squarci da colpi violenti), con un’incidenza pari all’1,16% delle gomme impiegate e di una ogni 3.628 chilometri di special stage percorsi, a fronte di centinaia di cerchi danneggiati, specialmente in alcune gare come Portogallo e Kenya.