Il Cda di Pirelli & C. S.p.A. ha approvato i risultati consolidati al 31 marzo 2020
RISULTATI TRIMESTRALI IMPATTATI DA EMERGENZA COVID-19
PROFITTABILITÀ SUPPORTATA DA EFFICIENZE E AZIONI SUI COSTI
FLUSSO DI CASSA SOSTANZIALMENTE IN LINEA CON PRIMO TRIMESTRE 2019
Il Cda di Pirelli & C. S.p.A. ha approvato i risultati consolidati al 31 marzo 2020
- Ricavi: 1.051,6 milioni di euro, in calo del 20% rispetto al 31 marzo 2019 (-18,5% la variazione organica) per il forte calo della domanda
- Ebit adjusted: 141,1 milioni di euro con un margine al 13,4% (16,7% nel primo trimestre 2019), con impatto limitato da efficienze e taglio costi
- Utile netto totale: 38,5 milioni di euro (101,4 milioni di euro nel primo trimestre 2019)
- Flusso di cassa netto: -753,5 milioni di euro, sostanzialmente in linea con -712,9 milioni del primo trimestre 2019
- Posizione Finanziaria Netta: -4.261 milioni di euro (-4.387,3 milioni di euro al 31 marzo 2019)
- Margine di Liquidità: 2.115 milioni di euro al 31 marzo 2020, assicurata la copertura dei debiti finanziari per circa 3 anni
TARGET 2020
- Confermati i target 2020 comunicati al mercato il 3 aprile
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Milano, 13 maggio 2020 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Spa, riunitosi in data odierna, ha approvato i risultati al 31 marzo 2020.
Nel primo trimestre 2020, anche il settore tyre ha fortemente risentito dell’impatto dall’emergenza Covid-19 a livello globale e delle misure di lockdown a questa collegate, con un generale deterioramento delle condizioni economiche, un calo dei consumi e della produzione.
La domanda di pneumatici auto ha registrato nel trimestre una flessione del 20% dei volumi di vendita, calo che ha interessato sia il Primo Equipaggiamento (-22,7%, in linea con la produzione auto) sia i Ricambi (-19,3% per effetto delle restrizioni sulla mobilità). La flessione della domanda ha colpito in particolar modo il segmento Standard (-22% per i pneumatici Car ≤17’’) e, a un tasso minore, il New Premium (-11,6% per i pneumatici Car ≥18’’), segmento più resiliente.
Nel corso del trimestre, la produzione di Pirelli ha registrato forti discontinuità per la sospensione dell’attività nei Paesi in cui questo si è reso via via necessario sia per la tutela della salute dei lavoratori, obiettivo prioritario della società, sia a fronte del marcato calo della domanda.
L’esperienza maturata in Cina, dove le attività produttive e commerciali stanno tornando alla normalità, ha consentito a Pirelli di rispondere tempestivamente al profondo mutamento di scenario a livello globale, definendo un piano di azione e nuovi obiettivi per il 2020, comunicati al mercato lo scorso 3 aprile.
Tale piano, i cui primi benefici sono visibili nel primo trimestre, prevede una serie di azioni volte a:
- garantire la salute e la sicurezza dei propri dipendenti, adottando tutte le misure di prevenzione;
- tutelare la redditività e la generazione di cassa, attraverso il contenimento dei costi e la rimodulazione dei programmi di investimento;
- rafforzare la struttura patrimoniale. In questa direzione si inseriscono la sottoscrizione di una nuova linea bancaria “sustainable” per 800 milioni di euro a 5 anni (già comunicata al mercato) e, in generale, l’ottimizzazione della struttura finanziaria allungando le scadenze sul debito;
- prepararsi per la fase di ripresa, attraverso la graduale riapertura degli impianti, una stretta collaborazione con la rete di vendita (per esempio nell’adozione delle norme sanitarie e nella digitalizzazione dei servizi), una semplificazione della gamma di prodotto con maggiore focalizzazione su Specialties e prodotti a calettamento ≥19 pollici.
I risultati di Pirelli nel primo trimestre 2020 sono caratterizzati da:
- ricavi pari a 1.051,6 milioni di euro, in flessione del 20% rispetto al primo trimestre 2019 (-18,5% la variazione organica) per effetto del citato calo della domanda. I ricavi High Value sono stati pari al 69,6% del totale (+1,5 punti percentuali rispetto al 68,1% del primo trimestre 2019);
- una profittabilità (Ebit margin adjusted) pari al 13,4% (16,7% nel primo trimestre del 2019). L’Ebit Adjusted è stato pari a 141,1 milioni di euro. Il contributo delle efficienze e delle azioni di contenimento dei costi (pari a circa 64 milioni di euro) ha limitato l’impatto dello scenario esterno (debolezza della domanda, pressione sui prezzi, volatilità dei cambi e aumento del costo dei fattori produttivi);
- utile netto totale pari a 38,5 milioni di euro (101,4 milioni di euro nel primo trimestre 2019), con un rapporto sui ricavi pari al 3,7%;
- un flusso di cassa netto pari a -753,5 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il trend del primo trimestre 2019 (-713 milioni di euro). I minori investimenti e il miglioramento della gestione finanziaria hanno mitigato l’impatto della performance operativa;
- una Posizione Finanziaria Netta al 31 marzo 2020 negativa per 4.261 milioni di euro (-3.507,2 al 31 dicembre 2019, 4.387,3 milioni di euro al 31 marzo 2019).
- un margine di liquidità pari a 2.115 milioni di euro, con scadenze sul debito garantite per circa 3 anni grazie anche al diritto della società di estendere il debito bancario in scadenza nel 2022 (pari a circa 1,98 miliardi di euro al 31 marzo 2020) fino al 2024.