Milano,
02
Marzo
2020
|
18:10
Europe/Amsterdam

Il Cda di Pirelli & C. S.p.A. ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2019

Il Cda di Pirelli & C. S.p.A. ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2019

  • Ricavi: 5.323,1 milioni di euro, in crescita del 2,5% rispetto al 2018 (5.300 milioni il target 2019)
  • Ebit adjusted: 917,3 milioni di euro con un margine al 17,2% (>17%/17,5% il target 2019)
  • Flusso di cassa netto ante dividendi e impatto IFRS16: 332,9 milioni (330/350 milioni di euro il target 2019). Flusso di cassa ante dividendi dopo impatto IFRS16 pari a 344,1 milioni di euro
  • Posizione Finanziaria Netta: 3.024,1 milioni di euro (3.507,2 includendo i debiti per lease pari a 483,1 milioni di euro a seguito dell’applicazione del principio contabile IFRS 16) in riduzione rispetto a 3.180,1 milioni al 31 dicembre 2018. Rapporto fra posizione finanziaria netta ed Ebitda Adjusted ante costi di start up pari a 2,42x, 2,59x includendo l’impatto IFRS16 (2,42x/2,36x il target, 2,59x/2,53x includendo l’impatto IFRS16)
  • Spese in Ricerca & Sviluppo: 232,5 milioni di euro nel 2019, di cui 215,7 milioni destinati alle attività High Value (6,1% dei ricavi del segmento)
  • Ulteriore miglioramento dei risultati in ambito ambientale sociale ed economico: Pirelli leader di sostenibilità a livello mondiale all’interno del settore Automobiles & Components negli indici Dow Jones World

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I dati economici, patrimoniali e finanziari al 31 dicembre 2019 sono stati formulati applicando il nuovo principio contabile IFRS 16 - Leases, che stabilisce una nuova modalità di contabilizzazione dei contratti di locazione, con effetti significativi in particolare sulla rappresentazione della posizione finanziaria netta e dell’EBITDA del Gruppo. Si segnala che i dati comparativi del 2018 non sono stati oggetto di restatement.

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Milano, 2 marzo 2020 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Spa, riunitosi in data odierna, ha approvato i risultati al 31 dicembre 2019.

Nell’esercizio 2019 il settore tyre è stato caratterizzato dalla debolezza della domanda (-1,4% rispetto al 2018), in particolare nel canale Primo Equipaggiamento (-5,9% il mercato) in linea con il calo della produzione auto globale. Al fine di garantire un adeguato livello di saturazione delle fabbriche e contenere le scorte, molti operatori del settore hanno indirizzato la produzione, originariamente prevista per il canale Primo Equipaggiamento, al mercato Ricambi, con conseguente impatto sui prezzi. Tali riduzioni hanno interessato principalmente il segmento Standard e i prodotti High Value a minore contenuto tecnologico.

In tale contesto, Pirelli ha proseguito la strategia di focalizzazione sull’High Value, segmento più resiliente (+5,9% la crescita del mercato Car ≥18’’) e meno esposto alla pressione competitiva, consolidando la sua leadership e rafforzando la presenza sui prodotti caratterizzati da un elevato contenuto tecnologico. Sul segmento Standard, dove la domanda rimane debole (-2,7% il mercato nel 2019) Pirelli ha proseguito con la riduzione dell’esposizione sui prodotti meno profittevoli, riducendo allo stesso tempo il livello delle scorte (-23% in termini di volumi le scorte Car Standard), incrementatosi a fine 2018 a causa della crisi dell’economia brasiliana. La società ha chiuso il 2019 con un’incidenza delle scorte sui ricavi pari al 20,5%, rispetto al 21,7% di fine 2018.

Pirelli, come già annunciato il 19 febbraio in occasione della presentazione del piano industriale 2020-2022 con vision 2025, ha chiuso il 2019 con risultati in linea con le attese:

  • ricavi pari a 5,323,1 milioni di euro (≥5,3 miliardi il target), in crescita del +2,5% rispetto al 2018 (+2,2% la variazione organica), grazie all’ulteriore rafforzamento nel segmento High Value, che rappresenta il 66,5% dei ricavi consolidati (+2,8 punti percentuali rispetto al 63,7% del 2018);
  • una profittabilità (Ebit margin adjusted) al 17,2%, in linea con il target (>17%÷17,5%). L’Ebit Adjusted è stato pari a 917,3 milioni di euro. Il contributo delle leve interne (price/mix, efficienze e azioni di contenimento dei costi) ha limitato l’impatto negativo derivante dal deterioramento dello scenario esterno (aumento del costo dei fattori produttivi, debolezza della domanda e pressione sui prezzi);
  • un utile netto totale in crescita del 3,5% a 457,7 milioni di euro, in crescita del 3,5% rispetto a un utile di 442,4 milioni di euro del 2018. Al risultato 2019 ha contribuito anche il beneficio derivante dai crediti di imposta in Brasile, mentre il risultato 2018 era stato influenzato positivamente dal regime di tassazione agevolato Patent Box relativo agli esercizi 2015-2018;
  • una solida generazione di cassa, con un flusso di cassa netto ante dividendi e impatto IFRS16 pari a 332,9 milioni di euro, in linea con il target di 330-350 milioni di euro, grazie a un’efficace gestione degli investimenti e del capitale circolante. Nel quarto trimestre il flusso di cassa netto ante dividendi e IFRS16 è stato pari a 978,2 milioni di euro, in miglioramento di 120 milioni di euro rispetto agli 858,2 milioni del quarto trimestre 2018;
  • un rapporto fra posizione finanziaria netta ed Ebitda ante costi di start up in linea con il target. Nel 2019 la Posizione Finanziaria Netta è stata pari a 3.024,1 milioni di euro (3.507,2 includendo 483,1 milioni derivanti dal principio contabile IFRS 16) rispetto a 3.180,1 milioni al 31 dicembre 2018. Rapporto fra posizione finanziaria netta ed Ebitda Adjusted ante costi di start up pari a 2,42x, 2,59x includendo l’impatto del principio contabile IFRS16 (2,42x/2,36x il target 2019, 2,59x/2,53x includendo l’impatto dell’adozione del nuovo principio contabile IFRS16).
Pubblicato il: 2 marzo 2020, 18:10 CET